3 gennaio 2015

La fortuna non esiste, di Mario Calabresi

La fortuna non esiste. Storie di uomini e donne che hanno avuto il coraggio di rialzarsi, di Mario Calabresi

Anno di prima pubblicazione: 2009

Edito da: Mondadori

Voto: 9/10

Pagg.: 156

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Attraverso una serie di reportage raccolti in giro per l’America nel 2007-2008, ossia al tempo dello scoppio della crisi economica più dura dopo quella del ’29 (se non peggio) e della straordinaria campagna elettorale di Barack Obama, che porterà all’elezione di un uomo di colore alla presidenza degli Stati Uniti (nemmeno 50 anni dopo che i neri erano ancora vittima di segregazione sugli autobus e nei luoghi pubblici), Calabresi ci racconta di una grande virtù del popolo americano che sembra totalmente assente nella maggior parte degli italiani: la cosiddetta resilienza, ossia la capacità di far fronte alle avversità senza vittimismo e senza nascondersi, senza trasformarle in alibi, ma anzi trovando in tali accadimenti la forza per ricominciare e affrontare la vita con ancora maggior forza e vigore.


 "Non importa quante volte cadi. Quello che conta è la velocità con cui ti rimetti in piedi."
Frase attribuita a Joe Biden, ma che in realtà non è sua.

È una frase che il senatore e vice-presidente USA ama ripetere per ricordare le sue vicende personali: di quando, appena eletto al Congresso, perse la moglie e una figlia in un incidente stradale e di come, nonostante ciò, ebbe la forza di andare avanti ed arrivare dove è arrivato.
La sua è una delle storie raccontate all’interno del libro, insieme a quella, incredibile, dello stesso Obama e della moglie Michelle.
Storie straordinarie. Esempi in carne e ossa di come, nella vita, volere sia spesso potere.
O almeno così è dall’altra parte dell’Atlantico, in quella America tanto bistrattata quanto capace di dare enormi opportunità ai volenterosi.
Ma non ci sono soltanto le storie di gente importante, che, anzi, sono in minoranza nel libro.
Calabresi racconta principalmente le storie di gente comune, colpita da drammi enormi e che, ciò nonostante, ha trovato la forza per andare avanti.

Come prima, più di prima.
Come la storia di una delle prime elicotteriste donna dei marines, che ha perso entrambe le gambe in un incidente in Iraq.
O quella di Braddock, Pennsylvania, prospera città industriale caduta in disgrazia.

Città che provano a risollevarsi grazie a generosi cittadini, salvo poi scontrarsi con una nuova crisi economica.
Persone che perdono un lavoro reputato sicuro e che non esitano un secondo a ritornare volenterosamente sui banchi di scuola per crearsi nuove chance.

Ma la storia più straordinaria di tutte è quella che l’Autore racconta in apertura.
La storia di sua nonna.
Qui l’America non c’entra.
Siamo in Piemonte.
Un medico zelante e testardo salva una piccola neonata che era stata già considerata morta.
Quella neonata, diventata adulta, racconterà questa storia a suo nipote, Mario Calabresi.
Ecco forse dove l’Autore ha trovato l’ispirazione e l’entusiasmo per scrivere una raccolta così bella e positiva, un minestrone di ottimismo che fa bene all’anima.

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